La Messa nel Duomo di Novara per la festa di Don Bosco
Il Duomo di Novara è tornato ad ospitare una delle più belle tradizioni cittadine in occasione della festa di San Giovanni Bosco: la Messa delle scuole salesiane della città, che quest’anno ha però dovuto limitare i posti a disposizione.
L’invito per il pomeriggio di domenica 29 gennaio è stato rivolto innanzitutto ai giovani che terminavano un corso di studi: alle quinte elementari, alle terze medie, alle quinte liceo. Presenti anche alcuni rappresentanti dei gruppi della famiglia salesiana: oltre ai confratelli salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice, anche i salesiani cooperatori, gli exallievi e le volontarie di don Bosco.
L’Eucaristia è stata presieduta da don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime che in mattinata ha presieduto invece la solenne celebrazione a Torino-Valdocco, trasmessa da Rai Uno.
Niente diretta televisiva per questa Messa pomeridiana, e quindi tempi più distesi: don Stefano ne ha approfittato per rivolgere ai giovani e alle famiglie presenti un messaggio speciale. Nell’omelia ha sottolineato l’essenzialità del sorriso. In seguito, ha ripreso il Vangelo evidenziando l’importanza di tornare piccoli come bambini per raggiungere la santità ed entrare nel Regno dei Cieli. Infine ha sottolineato che per vivere felici e amare occorre prima di tutto imparare a fidarsi di Dio.
Fidarsi, fidarsi, fidarsi… lasciarsi portare per mano dalla Provvidenza proprio come ha fatto don Bosco, che ha visto come il Signore può trasformare un giovane ragazzo orfano in un grande Padre dei giovani!