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La presenza del Santuario è un dono alla Chiesa di Novara e alla vicina diocesi di Milano, agli amici legati a Maria Ausiliatrice e alla Famiglia Salesiana.
Il Santuario, in quanto mariano, è legato alla Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma sin dagli inizi del secolo XX usufruendone delle indulgenze annesse.
È luogo di preghiera comunitaria e personale essendo aperto parecchie ore al giorno e sempre si trova almeno un ministro per il sacramento del perdono. Si svolgono alcune celebrazioni particolari: novene (Immacolata, Natale, don Bosco, Maria Ausiliatrice), la celebrazione della Via Crucis nel tempo di Quaresima; almeno una celebrazione comunitaria del Sacramento del Perdono con le Comunità Religiose del territorio, ogni prima domenica del mese un tempo di Adorazione Eucaristica e la celebrazione del Vespro insieme alle Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Amici-Fedeli del Santuario…
L’attenzione e la cura del Santuario ha di mira una sempre maggiore conoscenza della Parola di Dio attraverso la ricchezza della vita celebrativa della Chiesa senza particolari straordinarietà ma nella semplicità caratteristica dei Figli di Don Bosco. Una preghiera valida per tutti, affinché tutti, trovino alimento per la loro vita spirituale.
La chiesa sorge su progetto dell’architetto Clesio Borgnini, ex-allievo dell’oratorio di Torino.
Un grande concorso di popolo accompagnò la posa della prima pietra il 19 marzo 1896 festa di San Giuseppe: alla presenza di Mons. Pulciano e di don Rua
“si mise solennemante la pietra angolare della chiesa, che è ‘in cornu evangelii’, alla base del pilastro. Furono padrini il commendatore Sarti e madrina sua moglie“. (don Giovanni Battista Ferrando, appunti).
I lavori proseguirono per un anno e mezzo e nell’ottobre 1897 fu possibile inaugurare la chiesa. Primo rettore fu don Pietro Cerutti, che ricoprì questo incarico fin al 1905.